Trovato un modo per fermare la replicazione del virus SARS-CoV-2 nelle cellule umane infette, in un passo importante verso un nuovo trattamento per questo e futuri virus pandemici

Lo studio è stato pubblicato il 13 luglio 2021 in Nat Commun 12, 4270 (2021). https://doi.org/10.1038/s41467-021-24577-9 da Fareh, M., Zhao, W., Hu, W. et al. Reprogrammed CRISPR-Cas13b suppresses SARS-CoV-2 replication and circumvents its mutational escape through mismatch tolerance

Questa scoperta si basa su una ricerca iniziata presso il Peter MacCallum Cancer Centre nel 2019, quando il dott. Mohamed Fareh e il prof. Joe Trapani hanno mostrato che uno strumento di editing genetico CRISPR potrebbe essere utilizzato per eliminare gli RNA anormali che causano i tumori dei bambini.

In collaborazione con la direttrice, la professoressa Sharon Lewin e il dott. Wei Zhao del Doherty Institute, è stato dimostrato che questo stesso approccio sopprime la replicazione del virus a RNA SARS-CoV-2 – e soprattutto le sue “varianti preoccupanti” – in un modello in provetta.

Pubblicato  oggi su  Nature Communications, al suo interno c’è un enzima (CRISPR-Cas13b) che si lega agli RNA bersaglio e degrada parte del genoma del virus necessario per replicarsi all’interno delle cellule. Il team che collabora ora si sposterà per testare questo approccio in studi sugli animali e, infine, in una sperimentazione clinica.

Il professor Lewin ha affermato che mentre la risposta alla pandemia si è concentrata sull’implementazione di vaccini protettivi, è rimasta un’urgente necessità di trattamenti specifici per i pazienti COVID-19.

“La flessibilità di CRISPR-Cas13 – che necessita solo della sequenza virale – significa che possiamo cercare di progettare rapidamente antivirali per COVID-19 e qualsiasi nuovo virus emergente”, ha affermato il professor Lewin.

Il dottor Fareh ha affermato che c’erano segni che questo approccio potesse essere applicato anche a una serie di virus esistenti ed essere un punto di svolta per il modo in cui vengono attualmente trattati.

“A differenza dei farmaci antivirali convenzionali, il potere di questo strumento risiede nella sua flessibilità di progettazione e adattabilità, che lo rendono un farmaco adatto contro una moltitudine di virus patogeni tra cui l’influenza, l’Ebola e forse l’HIV “, ha affermato il dott. Fareh.

da hippocraticpost, 15 lug 2021

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